Tutte le impostazioni da non sbagliare: permalink, sitemap, robots, meta, schema, cache, immagini.
La guida SEO WordPress si propone quale riferimento completo per chi desidera ottimizzare un sito WordPress in modo tecnico e professionale. Una corretta configurazione del CMS sin dalle prime fasi è determinante per migliorare il posizionamento sui motori di ricerca, garantire una navigazione ottimale e ridurre gli errori tecnici che possono penalizzare il sito. Approfondiamo insieme l’argomento.
Impostazioni di base (permalink, tassonomie)
Il primo step nella guida SEO WordPress riguarda la gestione dei permalink. Gli URL permanenti rappresentano la struttura di base del sito e influenzano sia l’esperienza utente sia l’indicizzazione sui motori di ricerca. È consigliato utilizzare la struttura “nome articolo” (/%postname%/), poiché genera URL chiari, leggibili e ottimizzati per le parole chiave. Gli URL troppo lunghi, o contenenti parametri non utili allo scopo, possono diminuire il CTR e penalizzare la SEO.
Parallelamente, la gestione delle tassonomie è un elemento strategico per organizzare contenuti e migliorare l’architettura informativa del sito. Una guida SEO WordPress strutturata consiglia di:
- utilizzare categorie principali coerenti con i macro-argomenti del sito;
- creare tag specifici e pertinenti senza duplicare termini già presenti nelle categorie;
- fornire descrizioni dettagliate per ogni categoria, inserendo parole chiave correlate.
I seo plugin di WordPress sono atti a presentare i titoli e le meta description delle tassonomie, generando automaticamente dei valori ottimizzati per i motori di ricerca. Questo approccio tecnico riduce il rischio di contenuti duplicati e migliora la struttura interna dei link, elementi di rilievo per chi desidera sapere come fare SEO con WordPress in maniera professionale.
Sitemap, robots.txt e metadati
La creazione di una sitemap XML è un passaggio da tenere in considerazione. La sitemap facilita l’indicizzazione di pagine, articoli e custom post type, indicando ai motori di ricerca quali contenuti sono rilevanti e quali devono essere aggiornati più frequentemente. I plugin SEO di WordPress più avanzati generano sitemap dinamiche, escludono le pagine non indicizzabili e integrano i contenuti multimediali, ottimizzando in tal modo l’intero flusso di crawling.
Il file robots.txt, invece, si potrebbe considerare come un regolatore del crawling. Impostarlo correttamente evita che motori di ricerca indicizzino pagine non pertinenti, pagine di amministrazione o duplicati, riducendo il rischio di penalizzazioni. La guida SEO WordPress suggerisce di bloccare risorse non necessarie e di consentire l’accesso ai contenuti rilevanti.
I metadati completano la configurazione tecnica, personalizzando per ogni pagina il titolo, la meta description e i tag canonical. L’utilizzo dei SEO plugin di WordPress aiuta, tra le altre cose, a:
- ottimizzare title e description in maniera automatica o manuale;
- gestire i tag canonical per evitare duplicazioni di contenuto;
- integrare meta tag Open Graph e Twitter Card, migliorando la visibilità sui social.
La combinazione di sitemap, robots.txt e metadati costituisce la base della SEO tecnica avanzata, per un controllo completo sull’indicizzazione e una miglioria sulla capacità di posizionamento del sito.
Schema.org e FAQ
L’integrazione del markup strutturato tramite Schema.org è un ulteriore elemento di riferimento. I motori di ricerca possono interpretare in modo più accurato il contenuto delle pagine, migliorandone la visualizzazione nei risultati organici.
Le FAQ sono una delle applicazioni più efficaci di Schema e per integrarle correttamente, si consiglia di:
- utilizzare plugin compatibili con i WordPress SEO plugin, in grado di generare markup JSON-LD;
- creare domande chiare e concise, con risposte complete ma dirette;
- verificare il corretto funzionamento tramite strumenti di test di Google.
Le FAQ strutturate migliorano la visibilità nella SERP, aumentando la probabilità di apparire in rich snippet, e possono aiutare a di fare SEO con WordPress in modo avanzato e professionale.
Ottimizzazione immagini e performance
L’ottimizzazione delle immagini è un passaggio chiave nella guida SEO WordPress. Le immagini devono essere rinominate con parole chiave pertinenti, dimensionate correttamente e dotate di attributi alt descrittivi. Alcuni plugin dedicati permettono la compressione automatica e il lazy loading, ed è un modo semplice per fare SEO con WordPress e non compromettere la qualità visiva.
La performance del sito viene spesso sottovalutata, ma è attraverso un tempo di caricamento rapido, compatibilità con i dispositivi mobili e la stabilità durante l’interazione che il pubblico decide se restare o rivolgere il suo interesse a un competitor. Per tale motivo si suggerisce di:
- abilitare sistemi di cache tramite plugin specifici;
- minimizzare e combinare CSS e JavaScript per ridurre il peso delle pagine;
- utilizzare Content Delivery Network (CDN) per distribuire contenuti statici;
- monitorare Core Web Vitals, ottimizzando LCP, FID e CLS.
I SEO plugin di WordPress più avanzati offrono strumenti per la gestione automatica delle immagini, la compressione e il lazy loading atti a garantire un sito veloce, stabile e ottimizzato per la SEO tecnica.